Tempio della musica e della lirica, trionfo della bellezza!
Così semplicemente chiamato dai palermitani che lo hanno eletto simbolo indiscusso della città, che domina la piazza antistante dedicata a Giuseppe Verdi.
Opera monumentale che porta con sé diversi primati tra cui quello di essere il più grande edificio teatrale lirico d’Italia, e uno dei più grandi d’Europa e terzo per ordine di grandezza architettonica.
Ma questi primati tutti evidenti e alla portata dello sguardo, narrano costantemente in una lingua universale che tutte le contiene, la forza esplosiva del rinnovamento, consentendo alla nuda pietra locale, alle maestranze e alla scienza di vestirsi di “nuovo” per approdare a qualcosa di originale e audace che stimola lo spirito ad elevarsi.
Statico, rigoroso, proporzionato eppur movimentato, dinamico e propulsiva sorgente di bellezza, figlio dell’arte che indaga, celebra, scopre e canta la dimensione dell’essere, spirito suo consiste nella missione che porta incisa sul proprio frontone, monito per chi legge “L’Arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparare l’avvenire”.