Ahhh, l’amore!
Quando si parla d’amore sembra si tratti di qualcosa che tutti cercano, ma pochissimi trovano. Come ogni anno, nel giorno di San Valentino, molte persone si sono organizzate serate romantiche con il partner, tanti hanno comprato gioielli per veder brillare gli occhi della persona amata; cuori luccicanti, palpitanti e morbidosi rosseggiano in ogni dove, i ristoranti si preparano al pienone di coppiette e i produttori di cioccolatini festeggiano fino alla commozione gli introiti da capogiro… e in mezzo a tutta questa opulenza di romanticherie io mi sono chiesta: ma sarà un caso che il San Valentino capiti proprio in periodo di Carnevale??
Nel dubbio, sabato prossimo andrò a un ballo in maschera, dove di principi azzurri rischio di incontrarne parecchi…
Ma, dato che ho già conosciuto più volte
quest’affascinante mascherina,
le mie attenzioni non saranno molte,
poiché, dismessi i panni dell’ingenua Colombina,
vesto quelli di Madama Giuseppina,
la gagliarda giustiziera che a scudisciate prenderà
chi millantando Amor la maschera porterà!
Non si deve per forza stare insieme a un partner per amare e, soprattutto, non si deve stare insieme a qualcuno se il rapporto non ci dà gioia e arricchimento. Il mio essere single da qualche anno è stata una scelta volontaria a fronte di storie sentimentali che non sono mai riuscite a darmi ciò che mi aspettavo e, dato che non sono mai stata una che si accontenta, ho imparato a dirigere il mio desiderio e la mia capacità d’amare verso altro: il mio Vicolo dei Fiori, i miei progetti, la solidarietà per tutte le persone che ho potuto aiutare, la musica, i fiori, l’arte, l’amicizia, la creazione di cose belle per me e per gli altri… per tutto ciò che riempie di gioia la mia vita. Sinceramente, se ci penso, non ho mai avuto nelle mie relazioni sentimentali questa serenità, libertà, soddisfazione e allegria che provo oggi nel mio quotidiano da donna single.
Non mi son mai mancate le opportunità,
ma grazie, signori Principi, rifiuto la corona,
che di cartone placcato non è buona.
Questo volto e questo cuore pieni di beltà
accetteranno solo i veri tesori: amore, coraggio e sincerità.
Che ci posso fare, oggi la rima mi fa poetare, sarà forse il Carnevale? Ahahah! Non riesco più a smettere, aiuto! Ok, per evitare che mi sfuggano altre strofe goliardiche, provo a riscattare San Valentino eleggendolo a Protettore dell’Amore Universale, di quell’amor che, come diceva Dante Alighieri, move il sole e l’altre stelle. E dedico a lui e a tutte le persone che AMANO questo brano del mio libro di prossima pubblicazione.
Buona lettura, buon Carnevale e buon San Valentino a tutti
Giusy
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Tratto da “Nata a quarant’anni” di Giusy Musso ©2023 Gruppo Editoriale Terre Sommerse – Roma.
In passato pensavo che la felicità fosse accanto a un uomo perché forse per tutta la vita ho rincorso l’amore, che proiettavo idealmente in un compagno che condividesse tutto con me, ma poi mi sono resa conto che l’amore è un sentimento così immenso che va oltre la persona fisica e quindi era semplicemente un desiderio che derivava dal bisogno di conforto a seguito di un matrimonio sbagliato e di altre storie andate male. Le poche storie che ho avuto dopo il matrimonio sono capitate sempre in momenti di fragilità sentimentale e quindi iniziavano quelle storie sbagliate che, inevitabilmente, dopo poco tempo si chiudevano. Tante aspettative seguite da tanta delusione.
Quando finalmente invece ho capito che il grande amore che ho dentro è per me qualcosa che ho bisogno di distribuire, ho deciso di canalizzarlo e di darlo a più cose, dedicandomi a tutto ciò che negli anni ho portato avanti, riempiendo di quell’amore e di tanta passione ogni cosa, ogni progetto che ho intrapreso. Vivo appieno questi sentimenti che nascono spontanei nel mio animo e, per questo, sono capaci di creare bellezza intorno a me e in ogni cosa che faccio.
La società di oggi è fatta di tanta gente vuota e disperata che si riempie la vita con scorpacciate di cibo, di alcool, di sesso… tanti dicono che fare sesso è un bisogno fisiologico e questo li fa sentire legittimati a fare le cose peggiori… per me, invece, ciò che sento davvero fisiologico è AMARE. Non necessariamente un’altra persona, come scrivevo prima, ma amare innanzitutto sé stessi e, di conseguenza, tutto ciò che si fa, tutte le persone che decidiamo di accogliere nella nostra vita e tutto ciò che decidiamo di condividere con loro. Quanto sarebbe più bello il mondo in cui viviamo se tutti spostassero i propri bisogni fisiologici verso l’amore piuttosto che dietro a quegli sfoghi malsani!
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