Eccoci, è la notte di Natale. Spero che la vostra sia stata serena come la mia, in famiglia, piena delle gioie più vere che condividiamo solo nelle occasioni in cui l’intimità delle piccole cose diventa l’immensità delle emozioni più belle.
Da tempo ormai attendo e vivo le feste natalizie come uno dei momenti più gioiosi dell’anno, ma non sempre è stato così. In passato ho vissuto momenti di grande difficoltà in cui a stento riuscivo a comprare da mangiare per i miei bambini… figuriamoci comprare loro dei regali. I miei figli da piccoli mi chiedevano perché Babbo Natale e la Befana non venissero mai da loro a portare i doni, così io provavo a buttarla sullo scherzo, dicendo loro che Babbo Natale e la Befana erano dei gran curnuti! e che noi non avevamo bisogno di loro perché il più grande dono era l’amore che ci univa… ma questa è una storia lontana che, se avrete piacere, leggerete nel mio libro (…appena mi decido a finirlo per bene e, finalmente, pubblicarlo!).
Ma anche nei momenti più drammatici della mia vita non ho mai disperato, ho sempre saputo che le cose sarebbero cambiate in meglio. Non so se a darmi questa convinzione ferrea sia stata la fede o la mia forza d’animo, ma visto che per me anche la forza che ho è un dono di Dio, so che affidarmi a lui mi ha sempre portata lontano dal dolore e verso le gioie e le soddisfazioni più grandi.
Quest’anno, dentro casa condivido le feste con la mia famiglia; fuori casa le luci risplendono su un sogno diventato realtà: i vicoli della mia zona puliti, pieni di opere artistiche e illuminati a festa, le edicole votive addobbate con i mandarini come nell’antica tradizione carinese, e cinque alberi di Natale messi a disposizione dal Sindaco Giovì Monteleone in cinque stradine diverse per contribuire al mio progetto di rigenerazione territoriale. Chi era lì con me sa con quanta gioia abbiamo attaccato ogni lucina e ogni decorazione, con la collaborazione e l’entusiasmo degli abitanti, grandi e piccini, che hanno voluto partecipare.
La canzone “Oh albero bell’albero” che cito nel titolo di questo articolo parla di sogni trepidi, ma quando si riesce a realizzare un progetto del genere, ogni trepidazione sparisce e restano la soddisfazione, il coraggio e la voglia di andare avanti a creare sempre più bellezza attorno a noi per riunirci e ritrovarci intorno a essa.
Ecco, è proprio questo per me il senso del Natale: riunirsi e ritrovarsi. Con i propri cari, ma anche con tutti coloro che condividono i nostri stessi intenti e progetti o con chi ha una sensibilità affine alla nostra; confrontarsi, specchiarsi… ma anche solo incontrarsi, prendere un caffè circondati da bellezza e pulizia, parlare, organizzare qualcosa di bello… trovarsi davanti a una delle edicole votive della nostra Carini per dire una preghiera insieme… addobbare un albero o semplicemente goderci lo stare insieme nella nostra terra, felici di essere qui. Questo è Natale per me, e questo è l’augurio che voglio fare anche a tutti voi.
Vi abbraccio e vi auguro di cuore un Natale pieno di gioia e serenità con tutte le persone con cui desiderate riunirvi e ritrovarvi… e, se nel pomeriggio vi va di smaltire qualche caloria di troppo dopo i vostri squisiti e ricchissimi pranzi natalizi, magari ci incontriamo in giro per i vicoli del centro storico e ci facciamo gli auguri di presenza.
Giusy